Educazione alimentare

L'educazione alimentare, in base alla definizione proposta dall'OMS e dalla FAO, è il processo informativo ed educativo
per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui. Intraprendere un
percorso nutrizionale di educazione alimentare serve, quindi, a favorire stili di vita sani valorizzando e integrando le
tradizioni culinarie, le espressioni sociali, culturali, etiche e etniche dei soggetti coinvolti.
L’educazione alimentare rappresenta uno dei più importanti strumenti di prevenzione per la salute individuale utile a
prevenire le principali patologie del nostro secolo: obesità, sovrappeso, patologie cardiovascolari e tumorali. Le
abitudini alimentari possono cambiare molto durante il corso della vita di ogni individuo in risposta a cambiamenti
lavorativi, familiari, ragioni di salute, scelte etiche o religiose. Il Centro Attiva tramite il supporto di un
professionista del settore, quale la nutrizionista Dott.ssa Teresa Coviello, si pone l’obiettivo di aiutare il soggetto
a individuare le scelte nutrizionali più idonee in base ai propri fabbisogni individuali in modo da essere guidati verso
scelte più consapevoli.
Il valore “didattico” di un percorso di educazione nutrizionale trova massima espressione nel contesto della famiglia. A
livello familiare intraprendere un percorso di educazione alimentare guidato dall’aiuto di una nutrizionista rappresenta
un importante momento di crescita e condivisione, ma anche un’occasione per confrontarsi su temi relativi alla
produzione, preparazione e conservazione dei cibi. L’obiettivo è quello di rafforzare i concetti di “food security”, o
sicurezza alimentare, e “food safety”, o alimentazione sana eliminando le cattive abitudini alimentari e raggiungendo un
maggiore grado di consapevolezza verso la scelta di cibi sani che ci aiutino a vivere bene e soprattutto in salute.
Situazioni in cui il supporto di un nutrizionista tramite un percorso di educazione alimentare può essere efficace:
- Cambiamenti dello stile di vita legati a cambiamenti lavorativi (esempio: necessità di viaggiare spesso all’estero, inizio di un lavoro su turni, necessità di consumare pasti in servizi di ristorazione collettiva, ristoranti o bar…)
- Cambiamento delle proprie scelte nutrizionali legate a motivi etici o salutisti (esempio: scelta di intraprendere uno stile alimentare vegetariano o vegano)
- Approccio alla gestione dell’alimentazione in un contesto familiare in cui si guida i genitori, e di riflesso i bambini, verso scelte nutrizionali condivise più sane e idonee per il consumo di pasti salubri con l’obiettivo primario di educare tutti i membri della famiglia verso uno stile di vita più sano e con l’obiettivo secondario di valorizzare la convivialità dei pasti
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