Tendinopatie: cosa sono e quali possono essere le cause

Erroneamente chiamate tendiniti, le tendinopatie indicano una condizione di sofferenza del tendine (senza lesione o rottura), percepita dalla persona come dolore, che si intensifica aumentando il carico meccanico sul tendine stesso.
Per comprendere fino in fondo cosa sia una tendinopatia è utile capire cos’è un tendine.
Il tendine è la struttura fibrosa, viscoelastica che connette il ventre muscolare all’osso e svolge diverse funzioni, principalmente trasferire le forze, accumulare e rilasciare energia ottimizzando la contrazione muscolare.
Cosa può causare una tendinopatia?
Solitamente questa si crea in seguito ad un sovraccarico meccanico; esistono però fattori di rischio modificabili e non, tra cui:
- l’età;
- il sesso (maggiormente uomini);
- il tipo di lavoro svolto (lavori pesanti o ripetuti);
- dal volume dell’allenamento;
- assunzione di farmaci ( cortisone, antibiotici);
- superficie/terreno di impatto;
- rigidità muscolare locale.
La prima fase della tendinopatia viene chiamata reattiva, poi ci sono le fasi di dysrepair e degenerativa. Il decorso progressivo nelle varie fasi provoca via via un cambiamento dei tessuti e un impoverimento delle proprietà meccaniche del tendine.
Al contrario di quanto comunemente si pensi, nella maggior parte dei casi quando si parla di tendinopatia NON vi è un’infiammazione del tendine, ma si tratta di un processo di degenerazione tissutale ed è per questo che il termine tendinite non è corretto da un punto di vista scientifico!
Esistono in letteratura diverse tipologie di tendinopatia: inserzionale, mid-portion e calcifica. La tendinopatia inserzionale coinvolge la porzione di inserzione del tendine sull’osso e NON è aiutata da stretching o movimenti di ampia escursione, la mid-portion coinvolge la parte centrale del tendine e la calcifica è caratterizzata dal deposito, per cause ancora sconosciute, di acqua, carbonato e fosfato che vanno a formare la calcificazione nel tendine.
Come risolvere quindi una tendinopatia?
Togliere il dolore non significa guarire il tendine o ristabilire la sua funzione.
Dopo aver superato la fase reattiva caratterizzata da dolore localizzato ed edema in cui l’obiettivo è la gestione del dolore, gli studi scientifici dicono che il miglior trattamento per le tendinopatie è l’Esercizio a Carico Progressivo fino al ripristino delle funzionalità del tendine oltre ad un’ Educazione del paziente per evitare future recidive.
É bene sottolineare che non si può standardizzare un protocollo di trattamento/esercizi per le tendinopatie perchè ogni tendine, come ogni persona, è differente.
Risulta perciò importante una precoce presa in carico da parte di professionisti del settore per guarire in maniera efficace.
Current Understanding of the Diagnosis and Management of the Tendinopathy: An Update from The Lab to The Clinical Practice. Disease A Month, Vol 63 Issue 10, Oct 2022 Carro et al.
Is a tendon pathology a continuu? A pathology model to explain the clinical presentation of the load-induced tendinopathy. J.L. Cook, C. R. Purdam British Journal of Sports Medicine Vol 43, Issue 6
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