Obesity Day – Prevenzione e lotta all’obesità
Il 10 ottobre si celebra l’Obesity Day vale a dire la giornata mondiale dedicata alla sensibilizzazione della popolazione per la prevenzione e lotta all’obesità. Il Centro Attiva di Rastignano promuove l’Obesity Day con lo scopo di far conoscere la prevalenza e la gravità dell’obesità al fine di aumentare la consapevolezza dei nostri pazienti e aiutarli a superare le barriere che sorgono a causa dello stigma correlato al peso e che possono impedire a questi soggetti di cercare il trattamento medico ottimale di cui hanno bisogno.
I dati relativi all’obesità
L’obesità è considerata l’epidemia non infettiva di più vaste proporzioni del terzo millennio. Viviamo di fatto in un ambiente “obesogeno” che ci sottopone a continui stimoli che inducono e predispongono allo sviluppo dell’obesità.
In base agli ultimi dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la prevalenza globale dell’obesità è più che raddoppiata negli ultimi 40 anni. Oggi si stima che 1,4 miliardi di adulti (il 35% della popolazione mondiale) ha infatti problemi di eccesso di peso e di questi mezzo miliardo circa è obeso. L’obesità è uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale e a questo proposito l’OMS stima che entro il 2025 i costi globali per la cura dell’obesità e delle patologie correlate arriveranno a 760 miliardi di dollari. Il dato più scoraggiante è che si tratta di una patologia in forte aumento soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione. L’obesità infantile è, infatti, un fenomeno in forte e costante aumento; in Italia il 21 % dei bambini della scuola primaria è in sovrappeso e il 9% è obeso. Il 50% degli adolescenti obesi rischia di essere un adulto obeso.
Come si fa diagnosi di obesità
L’obesità è una patologia caratterizzata dall’accumulo di tessuto adiposo con influenze negative sullo stato di salute e sulla qualità della vita del soggetto che ne è affetto. L’obesità incide in maniera negativa sulla durata della vita media del soggetto obeso, il quale oltre a un eccesso di peso, presenta quasi sempre un quadro clinico complesso e caratterizzato da ipertensione, diabete mellito di tipo II, apnee notturne, dislipidemie (ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia,) sindrome metabolica e conseguentemente aumentato rischio d’insorgenza di patologie cardiovascolari.
La diagnosi di obesità si avvale della misurazione dell’indice di massa corporea (BMI). Il BMI è un parametro facilmente ricavabile e si calcola dividendo il peso (espresso in chilogrammi) per l’altezza al quadrato (espressa in m). Per valori di BMI > 30 si indica che il soggetto è in uno stato di obesità la cui gravità aumenta all’aumentare del valore di BMI come indicato di seguito:
- Obesità di primo tipo: BMI tra 30 e 34.99
- Obesità di secondo tipo: BMI tra 35 e 39.99
- Obesità di terzo tipo: BMI maggiore o uguale a 40
Il BMI non è l’unico parametro utile alla diagnosi di obesità anche perché fornisce un’informazione incompleta non misurando direttamente il grasso corporeo e non distinguendo quindi tra massa grassa e massa magra. Il consulto di uno professionista della salute resta sempre il passaggio fondamentale per fare diagnosi di obesità e per individuare il trattamento da intraprendere più adatto al soggetto.
Quali sono le cause di obesità
L’obesità è dovuta a uno squilibrio tra l’apporto e il consumo energetico che porta all’accumulo dell’eccesso calorico e alla sua conversione in grasso all’interno dell’organismo. L’obesità è una patologia multifattoriale
che deriva dall’interazione di vari fattori: fattori genetici, psicologici, ambientali e comportamentali. L’alimentazione in primo luogo sia in termini qualitativi che quantitativi, lo stile di vita, il grado di sedentarietà, la ridotta qualità del sonno notturno, disturbi dell’umore, stati depressivi o ansiosi sono tutti fattori che possono predisporre all’insorgenza di obesità.
Di seguito sono analizzati i fattori che più possono predisporre all’insorgenza dell’obesità
- Alimentazione: una dieta cronicamente ipercalorica, ricca di alimenti ad alta densità energetica con un elevato apporto di grassi e zuccheri è sicuramente il primo fattore a determinare l’accumulo di grasso;
- Stile di vita sedentario: uno stile di vita poco attivo e improntato alla sedentarietà riduce la possibilità di consumare energie che, quindi, se introdotte in eccesso tramite l’alimentazione portano all’aumento di peso;
- Riposo notturno: una bassa qualità del sonno e un riposo notturno insufficiente possono generare squilibri ormonali con conseguente aumento dell’appetito e desiderio di consumo di cibi ad alta densità energetica e glucidica (dolci, pane, pasta, snack…);
- Terapie farmacologiche: la terapia con alcuni farmaci (quali anti-depressivi, anti-epilettici, anti-psicotici) può favorire un aumento dell’appetito e un conseguente incremento di peso se il soggetto non presta attenzione alla dieta seguita e all’attività fisica svolta;
- Condizioni fisiologiche: alcune condizioni fisiologiche come la gravidanza portano ad un naturale incremento di peso per cui occorre prestare attenzione alla dieta sia durante la gravidanza, per evitare aumenti eccessivi di peso, sia nel periodo successivo al parto per avere un ritorno graduale al peso pre-parto;
- Condizioni patologiche: esistono alcune condizioni patologiche in cui c’è una maggiore suscettibilità del soggetto affetto a sviluppare obesità come nel caso di patologie a eziologia endocrina (ipericortisolismo, ipotiroidismo…) in cui un programma nutrizionale personalizzato è necessario per evitare di accumulare peso in ecceso.
Come fare Prevenzione contro l’obesità
Per revenzione primaria dell’obesità si intende l’insieme delle strategie rivolte alla popolazione sana (dunque non ancora obesa) volte a ridurre la probabilità di insorgenza della patologia. I quattro pilastri fondamentali della lotta all’obesità sono:
- Alimentazione sana e normo-calorica: privilegiare alimenti sani, nutrienti e a bassa densità calorica, alto consumo di fibre, consumo giornaliero di 5 porzioni tra frutta e verdura fresca di stagione, buon consumo settimanale di legumi, preferenza di cereali integrali, consumo settimanale di carne magra e bianca, consumo settimanale di pesce e apporto di grassi “buoni” da olio extravergine di oliva, frutta secca e pesce grasso; limitare invece il consumo di alimenti confezionati, grassi saturi, zuccheri, alcolici e superalcolici.
- Stile di vita attivo: per mantenersi in buona salute è necessario “muoversi” e quindi camminare a piedi, giocare all’aria aperta, andare a lavoro in bicicletta o a piedi, evitare di prendere l’ascensore…
- Regolare esercizio fisico: praticare un’attività fisica almeno 2-3 volte a settimana è necessario per vivere meglio e in salute.
- Monitoraggio costante del peso corporeo: pesarsi regolarmente è necessario per essere sempre consapevoli della proprio forma fisica e essere quindi vigili a intervenire il prima possibile.
Come curare l’obesità
L’obesità è una patologia complessa da affrontare tramite un iter terapeutico integrato che coinvolga il lavoro sinergico di diverse figure professionali: il nutrizionista, lo psicologo e il personal trainer. L’approccio multidisciplinare consente, quindi, tramite la figura del nutrizionista di agire con un programma nutrizionale personalizzato che garantisca un calo fisiologico e in salute; il sostegno psicologico aiuta il soggetto a imparare tecniche di gestione dello stress, individuare i fattori predisponenti a comportamenti alimentari disfunzionali (quali fame nervosa, fame emotiva…) in modo da agire riducendo i livelli di ansia, stress e implementare, invece, l’adozione di comportamenti propositivi che vadano a incidere positivamente sul benessere psico-fisico; infine, il sostegno del personal trainer tramite un programma mirato di attività fisica aiuta non solo a implementare il dispendio energetico, ma anche a garantire un buon sviluppo motorio e muscolare e un miglioramento generale della condizione fisica.
Dott.ssa Teresa Coviello
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