Che cos’è l’EDMR
L’Emdr è un approccio psicoterapeutico utilizzato per la rielaborazione di situazionI traumatiche o comunque correlate ad un forte stress, basato sulla tecnica dei movimenti oculari.
Dagli studi sulle neuroscienze sappiamo che il nostro cervello elabora ed integra costantemente molte informazioni che possono essere di natura sensoriale (suoni, odori, colori), cognitiva (pensieri, riflessioni) ed emotiva (gioia, felicità, tristezza, paura) . Ad esempio, quando sentiamo un rumore, lo cataloghiamo come positivo, neutro o negativo e, a seconda di ciò, si attivano delle risposte fisiologiche (sensazioni di rilassamento o di tensione), che possono tradursi in azioni (sdraiarsi ad esempio in caso di relax o attivarsi per difendersi in caso di allarme) e pensieri.
Quando avviene un evento traumatico o fortemente stressante l’elaborazione delle informazioni non è così fluida e integrata. Infatti, per garantirci la sopravvivenza fisica ed emotiva, alcune parti del nostro cervello si “disconnettono” e le informazioni relative all’evento rimangono così immagazzinate in maniera bloccata o congelata e non totalmente accessibili alla coscienza.
L’approccio Emdr lavora sui ricordi o frammenti di essi che sono rimasti in memoria e che sono percepiti come disturbanti. Quando le persone parlano di ricordi altamente significativi affermano spesso: “Nonostante siano passati 15 anni me lo ricordo ancora come se fosse successo ieri” oppure “Ricordo ancora l’espressione dura di mio padre come se fosse ancora qui oggi”.
Il tempo pertanto non guarisce tutte le ferite: gli eventi traumatici, vissuti e memorizzati in una particolare condizione emotiva, rimangono “fermi” nel nostro cervello, generando reazioni automatiche di sofferenza e disagio. Lo sa bene chi, dopo anni, continua a provare la stessa rabbia, la stessa ansia o sofferenza determinate da eventi che non riesce a superare o a controllare. A volte alcuni episodi traumatici potrebbero essere avvenuti nella primissima infanzia e di questi potremmo conservarne qualche flash o qualche frammento, ricostruito attraverso i racconti degli adulti. Frequentemente di questi avvenimenti conserviamo una memoria corporea o sensoriale.
L’obiettivo dell’EMDR è quello di ripristinare il naturale processo di elaborazione delle informazioni presenti in memoria per giungere ad una risoluzione adattiva, attraverso la creazione di nuove connessioni più funzionali. Utilizzando un protocollo strutturato, il terapeuta guida il paziente nella descrizione dell’evento traumatico, aiutandolo a scegliere gli elementi più significativi. Durante la seduta psicoterapeutica, l’utilizzo dei movimenti oculari permette di rispristinare quella comunicazione solitamente naturale e spontanea tra i due emisferi cerebrali, compiuta costantemente in maniera automatica. In questo modo tutti gli elementi di un’esperienza stressante o traumatica vengono esplorati ed approfonditi. Al termine della seduta di EMDR la persona potrà pertanto considerare l’evento e sé stesso da una nuova prospettiva, percepita come più adatta e funzionale alla vita presente.
È importante sottolineare come, con questa tecnica, nulla viene cancellato dalla propria mente, ma quei contenuti dolorosi, responsabili di sofferenti sensazioni o idee negative su di sé (“è colpa mia”, “sono impotente”, “non sono all’altezza”), assumono una valenza meno disturbante, sono associati ad altri contenuti, e infine rielaborati in modo costruttivo e personale, fino al ridimensionamento e alla scomparsa della sintomatologia.
La persona può percepire che il ricordo dell’esperienza traumatica fa parte del passato e quindi viverlo in modo più distaccato. Le persone in genere riferiscono che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”, un evento triste e doloroso della loro vita, ma non più così disturbante o significativo dal punto di vista emotivo. In altre parole il ricordo negativo, rimane sì un ricordo triste, ma ne perde la forza e la carica pervasiva nelle varie sfere di vita del presente.
In conclusione l’utilizzo dell’approccio Emdr in psicoterapia consente :
- una rimodulazione delle idee negative su di sé
- emozioni e sensazioni legate all’esperienza negativa meno forti
- comportamenti più adattivi
- attenuazione/scomparsa di sintomi collegati (es. fobie, insonnia, ansia, panico)
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